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dott.ssa Angela Silvestro
“I vincoli preliminari al contratto: proposta irrevocabile ed opzioni”


Relatore: Ch.mo Prof. Carmine Donisi

La formazione di un contratto richiede lo svolgimento, alle volte necessario, altre soltanto eventuale, di diverse attività.
La constatazione di fondo da cui è necessario prendere le mosse, nello studio del tema della formazione progressiva del contratto, è che risulta particolarmente difficile definire giuridicamente determinati atti, i quali possono, volta per volta, essere considerati forniti di autonoma rilevanza giuridica e che, comunque, in una fase a posteriori, saranno destinati a risolversi nella più vasta fattispecie contrattuale.
La nozione di procedimento, intesa nella sua accezione più ampia, indica lo “svolgimento di attività umane, di atti, nel loro ordine e nelle loro reciproche relazioni, in vista del risultato finale”. L’espressione “formazione progressiva del contratto” denota quelle ipotesi in cui il perfezionamento dello stesso avviene in modo graduale, attraverso lo svolgimento di atti, di “negozi preparatori”.
Il lavoro da me svolto – partendo da una disamina accurata del complesso fenomeno del procedimento di formazione del contratto, recte della sequenza proposta ed accettazione nella quale lo stesso trova la “forma” forse più semplice per addivenire all’ in idem placitum consensus – analizza importanti figure che proprio per la loro struttura e natura giuridica hanno rappresentato per dottrina e giurisprudenza argomento di accesi dibattiti.
Prelazione, contratto preliminare, contratto con obbligazioni a carico del solo proponente e contratto con se stesso sono infatti stati scelti per le novità e per le riflessioni, che ciascuno di essi ha introdotto e suscitato nella realtà giuridica e dai quali è apparso dunque doveroso partire per poter aver ben chiaro il fulcro dell’argomento e giungere a comprenderne a pieno – nei due capitoli successivi – tutta la sua complessità.
Il secondo capitolo è dedicato alla proposta irrevocabile, la figura è trattata – senza voler anticipare in questa sede alcunché circa la sua struttura ed i profili effettuali – in maniera critica, riportando i differenti orientamenti dottrinali che si sono nel corso degli anni susseguiti ed hanno rappresentato per la giurisprudenza di legittimità occasione per importanti decisioni.
Non si può, inoltre, non rilevare che in coincidenza con la globalizzazione dei mercati, la nostra dottrina è intenta in maniera ormai costante ad una revisione delle categorie tradizionali. Utile si è per tal motivo palesata la disamina comparatistica, con i sistemi tedesco ed inglese, sulla natura e funzione della proposta e sul termine di irrevocabilità.
Il terzo capitolo affronta il tema dell’opzione.
Capire il funzionamento di tale contratto, anche attraverso l’individuazione delle differenze con gli istituti affini, specie rispetto alla proposta irrevocabile, ha rappresentato il presupposto necessario per la comprensione di complessi fenomeni contrattuali dei quali l’opzione civilistica costituisce l’archétipo su cui tali figure sono state strutturate.
Lo studio del patto d’opzione, pertanto, è risultato particolarmente interessante specie per l’importante ruolo dallo stesso svolto nella pratica degli affari. Si pensi alla opzione societaria, ed alle rilevanti funzioni amministrativa e patrimoniale che la stessa gioca nelle vicende delle grandi società quotate. Capirne la natura giuridica è conditio sine qua non per discutere delle modalità di alienazione e, quando previsto, della sua negoziabilità in mercati regolamentati. Si pensi, ancora, alle clausole di tag alone e drag alone, utili strumenti di pianificazione ed organizzazione delle partecipazioni azionarie. Nell’ambito delle operazioni societarie e degli investimenti industriali, infatti, si è sviluppata con particolare rapidità ed incremento quantitativo la pratica di utilizzare contratti e clausole di opzione, sì che è certamente questo un campo, assai esteso, e giuridicamente molto interessante per adeguatamente cogliere la versatilità e flessibilità dello “strumento opzione” nel perseguimento dei più diversi interessi dei soggetti coinvolti.



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